venerdì 5 dicembre 2008

Evvai!!!!!!!!!!!!!!
Dopo ore ed ore passate davanti al computer anche il laboratorio di informatica è finito!
Inizialmente, quando l'ho cominciato, pensavo che fosse la stessa solfa delle altre materie: prendi i libri, studia, e dai l'esame, ma devo dire che è stato totalmente diverso...mi sono divertita un sacco!
Infatti, grazie a questo laboratorio, ho conosciuto un sacco di persone nuove alcune delle quali condividono i miei stessi interessi ed hobby, e questo mi ha fatto davvero piacere!
Penso proprio che continuerò ad aggiornare questo mio blog perchè, oltre ad essere un modo per far conoscere agli altri quello che faccio, è anche una valvola di sfogo e serve a renderti conto di tutte le cose che fai e di tutti i tuoi interessi.
Un bacione a tutti!
Alessia

giovedì 4 dicembre 2008

Messenger, Facebook, Skype...dove andremo a finire?




Mi ricordo che, quando ero piccola, i miei passatempi preferiti erano diversi: giocare con i miei amici all'aperto, giocare con le bambole, guardare i cartoni, e tante altre cose che solitamente sono tipiche dei bambini.
Adesso tutto sembra cambiato: via le bambole, via la palla e spazio ai videogiochi, al computer e a tutte le cose tecnologiche di questi tempi.
Purtroppo oggi i bambini incominciano presto ad entrare in contatto con tutto ciò che riguarda il computer e la televisione, ma non per colpa loro, bensì per colpa dei genitori!
Spesso succede che i genitori, per tenere buoni i loro figli e per non averli sempre attorno ai piedi, li mettono davanti alla televisione, gli mettono su un videogioco e li abbandonano per delle ore; alla fine il bambino socializza più con i personaggi dei cartoni animati che con gli amichetti di scuola!
I ragazzini più grandi invece, passano le ore dei loro pomeriggi a chattare con i propri amici grazie ai vari programmi che hanno preso il via in questi ultimi tempi perdendo cosi tempo prezioso per coltivare i propri hobby ed i propri interessi.
Alcuni definiscono questi tipi di programmi come una "droga": in qualunque posto ti trovi senti sempre il bisogno di accendere il computer per guardare se in linea ci sono dei tuoi amici, oppure per vedere se qualcuno ti ha lasciato un messaggio su facebook.
La domanda che mi sorge più spontanea è: come fare a ridurre tutta questa spazzatura che riduce i bambini a dei piccoli computer dipendenti?
Penso che, l'unica risposta possibile, sia invitare i genitori a fare in modo che il bambino entri in conttatto con questi strumenti il più tardi possibile, al fine di fargli godere l'età dell'infanzia all'aperto e con i propri amici!




Ragazziiiiii!!!!!

Vi ricordate che vi avevo parlato del Banco Alimentare???!

Ecco! Adesso so anche i risultati di quello di Funo al quale ho partecipato!

Pensate: siamo riusciti a raccogliere oltre 19 quintali di prodotti riempendo oltre 160 scatoloni di roba!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Siamo stati grandissimi!!!!


Alessia

mercoledì 3 dicembre 2008

Lezioni all'Università...e dehoniani!

Devo proprio dire che quest'anno, a differenza dell'anno scorso, i corsi che sto frequentando e le materie che sto studiando mi piacciono di più.
L'anno scorso mi ricordo che la maggior parte delle lezioni erano monotone: l'insegnante metteva su le slide di power-point e, mentre spiegava, noi alunni dovevamo copiarle ed integrarle con quello che diceva....e dopo un po non se ne poteva più!
Le uniche materie dell'anno scorso che mi sono piaciute veramente sono state Psicologia sociale, antropologia culturale e didattica generale...le altre erano abbastanza pallose!
Quest'anno invece ho notato un grandissimo cambiamento: durante le lezioni, il più delle volte, vengono persone esterne alla facoltà a parlarci di determinati argomenti.
A pedagogia speciale, per esempio, sono venuti degli educatori, dei ragazzi che si occupano dei disabili che hanno problemi psichici, una ragazza che si occupa del museo "Anteros" che è un museo per non vedenti e, per finire, Claudio Imprudente.
L'incontro secondo me più interessante e dal quale ho tratto di più è stato quello con Claudio Imprudente: lui è un signore nato con problemi ai muscoli che gli impediscono di parlare e lo costringono su una sedia a rotelle.....ma non fatevi ingannare dalle apparenze!!! Claudio è davvero intelligente e, per comunicare usa una lavagnetta della quale sono poste tutte le lettere dell'alfabeto ed il suo tutor legge quello che lui comunica mediante lo sguardo! E' stato davvero spettacolare e sono rimasta colpitissima da questo metodo di comunicazione; prima di questo incontro non immaginavo neanche lontanamente che tutto questo potesse accadere!
Durante le lezioni di pedagogia della marginalità e della devianza ho incontrato anche persone che conoscevo già e questo mi ha fatto davvero piacere! Tutti gli incontri che abbiamo svolti sono stati davvero interessanti e, grazie alle testimonianze delle persone che ci sono venute a parlare, ho potuto riscontrare che quello che sto studiando sui libri e le attività che svolgo nel mio tempo libero coincidono con gli argomenti trattati da queste persone.
In questo corso non c'è stato un incontro che mi abbia colpito particolarmente, ma sono stati tutti davvero molto interessanti che mi hanno dato la possibilità di approfondire tematiche della vita quotidiana.
Il 17 novembre è venuto a farci una lezione, sul carcere minorile del Pratello, Marcello Matté, un simpatico dehoniano che avevo conosciuto già questa estate dato che, nel gruppo con cui sono andata in Polonia, c'era anche lui.
Marcello infatti è il responsabile del CGV, il centro giovanile villaggio che è situato all'interno del Villaggio del Fanciullo che si trova dopo il ponte di Via Libia.
All'interno di questa struttura si possono trovare molte cose: la biblioteca dehoniani, la quale si occupa della creazione di testi religiosi, il CGV, con il quale sono andata via un sacco di volte (Polonia, Vayont....), la residenza dei dehoniani, nella quale si trovano tanti pretacci simpatici che ogni tanto vado a salutare, ed infine una struttura che ospita le famiglie che, avendo parenti all'ospedale, non si possono permettere di andare avanti e indietro....
Avete visto!! Ho cominciato parlando dell'Università e mi sono ritrovata a parlare di chiesa....bah! Che cosa strana!!!! :)
Spero che anche i prossimi corsi di quest'anno siano interessanti come quelli che ho seguito fino adesso e chissà...magari verrà a farci lezione qualche altra persona che conosco.... :)

domenica 30 novembre 2008

29 Novembre 2008: giornata nazionale del Banco Alimentare


Nell'ultimo sabato del mese di novembre si tiene dal 1997 la Giornata della Colletta Alimentare.

In questo giorno in molti supermercati di tutta Italia è possibile fare la spesa per i più bisognosi acquistando prodotti destinati specialmente all'infanzia, ma non solo, e consegnandoli alle squadre di volontari posti all'esterno del punto vendita.

I prodotti che vengono raccolti durante questa iniziativa sono soprattutto pasta, omogeneizzati, pelati, legumi, i quali vengono destinati alle mense dei poveri, ai centri di ascolto parrocchiali e alle associazioni di recupero delle tossicodipendenze.

La Fondazione Banco Alimentare è nata nel 1989 ed ha come centro di raccolta la Lombardia; i prodotti che vengono raccolti nella provincia di Bologna vengono, in un primo momento, raccolti ad Imola e, successivamente, vengono smistati nei luoghi ai quali sono destinati.

Da quattro anni prendo parte anche io a questa iniziativa a Funo di Argelato con i miei amici della Parrocchia: penso sia giusto contribuire a questa iniziativa perchè i prodotti che vengono raccolti aiutano tante persone ad affrontare il problema della fame e garantiscono un pasto caldo alle persone più sfortunate di noi.



giovedì 27 novembre 2008

Passione per la storia del 900


Fin dalle scuole medie ho nutrito un certo interesse per le vicende storiche che hanno caratterizzato l'Italia e l'Europa del 900, ed in particolare mi ha colpito molto la storia accaduta durante la seconda Guerra Mondiale: l'Olocausto.

Questo mio interesse è nato soprattutto durante una gita che abbiamo fatto in terza media a Trieste: nel programma c'era "Visita alla Risiera di San Sabba", ma lì per lì non capivo bene cosa fosse e che cosa fosse successo al suo interno....

Pian piano, a forza di spiegazioni, di documentazioni, di testimonianze, ho capito la vera storia di quel luogo dell'orrore e, sfortunatamente, sono venuta a sapere che ne esistevano molti altri, anche se non erano situati in Italia.

In quinta superiore, invece, durante una gita all'estero, io ed i miei compagni abbiamo espresso il desiderio di visitare il campo di concentramento di Dachau che, oltretutto, è uno dei primi che è stato costruito dai Tedeschi: l'impatto è stato molto più violento, ma la voglia di imparare la storia di tutti quei luoghi e soprattutto il voler capire il perchè fossero stati creati mi ha portato ad approfondire di più l'argomento.

Ho cominciato cosi a leggere libri di storia, testimonianze di sopravvissuti ai campi di concentramento e sterminio, documenti tratti da Internet...e molte altre cose che mi hanno portato ad una conoscenza più approfondita di questa storia.

Quest'anno invece ho avuto l'opportunità di visitare il campo di concentramento di Auschwitz e il campo di sterminio di Birkenau.
Non ci sono davvero parole per descrivere le senzazioni che si provano quando si vedono....inizialmente non riuscivo neanche ad entrarci ripensando a tutto quello che milioni di persone furono costrette a subire al loro interno e alle atrocità che venivano compiute al loro interno.

Quello che mi ha colpito di più dei due è stato Birkenau: essendo un campo di sterminio e non di lavoro non è altro che un campo immenso diviso in sezioni con del filo spinato, al cui interno si trovano le baracche in legno ricostruite, quelle autentiche in muratura ed i resti dei tre forni crematori. Entrando nel campo è impossibile vederne la fine da quanto è grande: alla fine di esso si trova un grandissimo bosco di Betulle, dal quale prende il nome il campo, nel quale venivano compiute le atrocità più impensabili in quanto si trattava di un luogo nascosto e difficilmente visibile.

Il campo di concentramento di Auschwitz invece è più piccolo di quello di Birkenau e, al suo interno, vi sono molte più baracche e costruzioni che servivano per la gestione interna del campo.
Dentro il campo è stata allestita anche una mostra con i vari oggetti che sono stati rinvenuti all'interno del campo al momento della liberazione: vi sono esposte valigie di deportati, vestiti, occhiali, giocattoli per bambini, e tante altre cose molto toccanti.

A mio avviso è molto importante che ciascuno di noi si renda conto delle atrocità che l'uomo ha potuto ideare e mettere in pratica e penso sia importante che nelle scuole, durante lo studio dei conflitti mondiali, venga posto l'accento su questo "buco nero" della storia affinchè i giovani nutrano più rispetto per le culture e le popolazioni del mondo!



sabato 22 novembre 2008

Attività di volontariato: perchè lo facciamo?!

Qualcuno di voi si è mai chiesto, se lo fa, perchè svolgere delle attività di volontariato?!
Molte persone a cui l'ho chiesto mi hanno detto:"Alla fine non ti torna in tasca niente, è inutile fare del volontariato..."
Una volta invece un mio amico mi ha risposto:"Facendo del volontariato ti senti meglio, ti senti realizzato, utile a qualcosa...mentre startene con le mani in mano non ti serve a niente"
Altri invece dicono :"Si...mi piace far del bene in giro, ma solo quando mi va...."
Le opinioni, come potete vedere, sono molto diverse, ma la cosa che non capisco ancora dopo tanti anni che svolgo diverse attività di volontariato è il perchè lo faccio.
Alla fine hanno ragione: da un lato non ti torna in tasca niente, ma dall'altro invece ti torna in tasca tanto, anzi, forse anche troppo.
Durante i primi giorni in cui mi è capitato di svolgere attività di volontariato ho notato che ero molto rigida con gli utenti con i quali avevo a che fare e, il più delle volte, non riuscivo a comunicare con loro perchè mi sentivo bloccata, come se un qualcosa mi trattenesse dal parlare.
Quando uscivo dalla Casa della Carità in cui svolgevo l'attività però mi capitava una cosa opposta: dentro di me mi sentivo più leggera, come se tutte le preoccupazioni che avevo fino a quel giorno fossero svanite, mi sentivo meglio, soddisfatta di me stessa.
E' una senzazione davvero molto bella e, chiedendo ai ragazzi che svolgono quest'attività con me, sono arrivata alla conclusione che anche alcuni di loro si sentivano cosi.
Penso che aiutare gli altri sia il primo dovere di ognuno di noi, in quanto è bene che capiamo che al mondo non esistono solo persone autonome che sanno gestirsi la propria vita da soli, ma purtroppo esiste anche tanta gente più sfortunata di noi che ha bisogno di aiuto ed i soli che glielo possono dare siamo proprio noi...anzi...sei proprio tu che stai leggendo questo intervento!
Un'altra cosa importante che tutti gli educatori, i volontari, gli operatori devono capire è questo: non sono solo le persone che hanno bisogno di aiuto ad avere bisogno di noi, ma siamo soprattutto noi che le aiutiamo ad avere bisogno di loro. Prima di entrare in contatto con queste persone pensavo che il mondo fosse tutto rosa e fiori, senza problemi, insomma, un mondo dove tutti stavano bene....ma purtroppo non è cosi....e penso sia stato proprio questo a spingermi ad iniziare a far del bene agli altri....
Penso proprio che il mio obiettivo sia, per quanto possibile, migliorare un po' il Mondo che mi circonda ceracando di rendere più felici le persone che non lo sono mai state.