giovedì 27 novembre 2008

Passione per la storia del 900


Fin dalle scuole medie ho nutrito un certo interesse per le vicende storiche che hanno caratterizzato l'Italia e l'Europa del 900, ed in particolare mi ha colpito molto la storia accaduta durante la seconda Guerra Mondiale: l'Olocausto.

Questo mio interesse è nato soprattutto durante una gita che abbiamo fatto in terza media a Trieste: nel programma c'era "Visita alla Risiera di San Sabba", ma lì per lì non capivo bene cosa fosse e che cosa fosse successo al suo interno....

Pian piano, a forza di spiegazioni, di documentazioni, di testimonianze, ho capito la vera storia di quel luogo dell'orrore e, sfortunatamente, sono venuta a sapere che ne esistevano molti altri, anche se non erano situati in Italia.

In quinta superiore, invece, durante una gita all'estero, io ed i miei compagni abbiamo espresso il desiderio di visitare il campo di concentramento di Dachau che, oltretutto, è uno dei primi che è stato costruito dai Tedeschi: l'impatto è stato molto più violento, ma la voglia di imparare la storia di tutti quei luoghi e soprattutto il voler capire il perchè fossero stati creati mi ha portato ad approfondire di più l'argomento.

Ho cominciato cosi a leggere libri di storia, testimonianze di sopravvissuti ai campi di concentramento e sterminio, documenti tratti da Internet...e molte altre cose che mi hanno portato ad una conoscenza più approfondita di questa storia.

Quest'anno invece ho avuto l'opportunità di visitare il campo di concentramento di Auschwitz e il campo di sterminio di Birkenau.
Non ci sono davvero parole per descrivere le senzazioni che si provano quando si vedono....inizialmente non riuscivo neanche ad entrarci ripensando a tutto quello che milioni di persone furono costrette a subire al loro interno e alle atrocità che venivano compiute al loro interno.

Quello che mi ha colpito di più dei due è stato Birkenau: essendo un campo di sterminio e non di lavoro non è altro che un campo immenso diviso in sezioni con del filo spinato, al cui interno si trovano le baracche in legno ricostruite, quelle autentiche in muratura ed i resti dei tre forni crematori. Entrando nel campo è impossibile vederne la fine da quanto è grande: alla fine di esso si trova un grandissimo bosco di Betulle, dal quale prende il nome il campo, nel quale venivano compiute le atrocità più impensabili in quanto si trattava di un luogo nascosto e difficilmente visibile.

Il campo di concentramento di Auschwitz invece è più piccolo di quello di Birkenau e, al suo interno, vi sono molte più baracche e costruzioni che servivano per la gestione interna del campo.
Dentro il campo è stata allestita anche una mostra con i vari oggetti che sono stati rinvenuti all'interno del campo al momento della liberazione: vi sono esposte valigie di deportati, vestiti, occhiali, giocattoli per bambini, e tante altre cose molto toccanti.

A mio avviso è molto importante che ciascuno di noi si renda conto delle atrocità che l'uomo ha potuto ideare e mettere in pratica e penso sia importante che nelle scuole, durante lo studio dei conflitti mondiali, venga posto l'accento su questo "buco nero" della storia affinchè i giovani nutrano più rispetto per le culture e le popolazioni del mondo!



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