sabato 22 novembre 2008

Attività di volontariato: perchè lo facciamo?!

Qualcuno di voi si è mai chiesto, se lo fa, perchè svolgere delle attività di volontariato?!
Molte persone a cui l'ho chiesto mi hanno detto:"Alla fine non ti torna in tasca niente, è inutile fare del volontariato..."
Una volta invece un mio amico mi ha risposto:"Facendo del volontariato ti senti meglio, ti senti realizzato, utile a qualcosa...mentre startene con le mani in mano non ti serve a niente"
Altri invece dicono :"Si...mi piace far del bene in giro, ma solo quando mi va...."
Le opinioni, come potete vedere, sono molto diverse, ma la cosa che non capisco ancora dopo tanti anni che svolgo diverse attività di volontariato è il perchè lo faccio.
Alla fine hanno ragione: da un lato non ti torna in tasca niente, ma dall'altro invece ti torna in tasca tanto, anzi, forse anche troppo.
Durante i primi giorni in cui mi è capitato di svolgere attività di volontariato ho notato che ero molto rigida con gli utenti con i quali avevo a che fare e, il più delle volte, non riuscivo a comunicare con loro perchè mi sentivo bloccata, come se un qualcosa mi trattenesse dal parlare.
Quando uscivo dalla Casa della Carità in cui svolgevo l'attività però mi capitava una cosa opposta: dentro di me mi sentivo più leggera, come se tutte le preoccupazioni che avevo fino a quel giorno fossero svanite, mi sentivo meglio, soddisfatta di me stessa.
E' una senzazione davvero molto bella e, chiedendo ai ragazzi che svolgono quest'attività con me, sono arrivata alla conclusione che anche alcuni di loro si sentivano cosi.
Penso che aiutare gli altri sia il primo dovere di ognuno di noi, in quanto è bene che capiamo che al mondo non esistono solo persone autonome che sanno gestirsi la propria vita da soli, ma purtroppo esiste anche tanta gente più sfortunata di noi che ha bisogno di aiuto ed i soli che glielo possono dare siamo proprio noi...anzi...sei proprio tu che stai leggendo questo intervento!
Un'altra cosa importante che tutti gli educatori, i volontari, gli operatori devono capire è questo: non sono solo le persone che hanno bisogno di aiuto ad avere bisogno di noi, ma siamo soprattutto noi che le aiutiamo ad avere bisogno di loro. Prima di entrare in contatto con queste persone pensavo che il mondo fosse tutto rosa e fiori, senza problemi, insomma, un mondo dove tutti stavano bene....ma purtroppo non è cosi....e penso sia stato proprio questo a spingermi ad iniziare a far del bene agli altri....
Penso proprio che il mio obiettivo sia, per quanto possibile, migliorare un po' il Mondo che mi circonda ceracando di rendere più felici le persone che non lo sono mai state.

2 commenti:

Elisa Gilli ha detto...

Anche io ho avuto, e tutt'ora ho, esperienze di volontariato, e quello che mi spinge a continuare a farlo è ciò che in cambio me ne viene: un sorriso e tanto amore da parte di chi ti è vicino, di chi stai aiutando!Io, per come son fatta, fatico molto nel star vicino a persone con problemi e difficoltà, ma solo perchè faccio fatica nel rapportarmi (pian piano si impara); ma poi col tempo le cose vengon da sè, e se non sei tu a fare il primo passo...stai sicuro che ci pensano loro! E' veramente bello star in compagnia di persone così, perchè ti riempiono di gioia e arricchiscono la vita! Son tesori da custodire e dai quali molto si impara!
Ogni tanto vado in un centro per spastici qui a Bologna, e trascorro insieme ad alcune mie amiche, un pomeriggio di chiacchere, risate, parole crociate con i ragazzi che frequentano il centro e che aspettano di fare la terapia!
Mi è stato pure proposto di fare un campo di una settimana in montagna con dei ragazzi diversamente abili e/o spastici, ciascuno dei quali viene affidato ad un volontario, ma credo di non esser ancora pronta a partire (vedremo, il campo è previsto per agosto, quindi ho ancora tempo)!
Il termine servizio (inteso come volontariato) non mi aggrada più di tanto perchè, come mi ha insegnato un amico, il servizio è a tempo determinato, l'atto di amore invece non può avere limiti nè di tempo nè di spazio!
ciao Elisa

Andrea Marcheselli ha detto...

La mia esperienza di volontariato riguarda più che altro l'area dei ragazzi, normodotati e disabili, e credo proprio che sia la gratuità economica del servizio che in alcuni casi ti mostri chiaramente quanto tu ti sia arricchito in quell'esperienza. purtroppo conosco persone che fanno le mie stesse attività recependo uno stipendio, ma quello è il loro unico obiettivo.
credo anche che sia solo provando a fare queste esperienze di volontariato che si capisca quanto anche noi abbiamo bisogno di queste persone che magari non a parole o non tramite doni materiali, riescono sempre a farci sentire in debito nei loro confronti.