domenica 30 novembre 2008

29 Novembre 2008: giornata nazionale del Banco Alimentare


Nell'ultimo sabato del mese di novembre si tiene dal 1997 la Giornata della Colletta Alimentare.

In questo giorno in molti supermercati di tutta Italia è possibile fare la spesa per i più bisognosi acquistando prodotti destinati specialmente all'infanzia, ma non solo, e consegnandoli alle squadre di volontari posti all'esterno del punto vendita.

I prodotti che vengono raccolti durante questa iniziativa sono soprattutto pasta, omogeneizzati, pelati, legumi, i quali vengono destinati alle mense dei poveri, ai centri di ascolto parrocchiali e alle associazioni di recupero delle tossicodipendenze.

La Fondazione Banco Alimentare è nata nel 1989 ed ha come centro di raccolta la Lombardia; i prodotti che vengono raccolti nella provincia di Bologna vengono, in un primo momento, raccolti ad Imola e, successivamente, vengono smistati nei luoghi ai quali sono destinati.

Da quattro anni prendo parte anche io a questa iniziativa a Funo di Argelato con i miei amici della Parrocchia: penso sia giusto contribuire a questa iniziativa perchè i prodotti che vengono raccolti aiutano tante persone ad affrontare il problema della fame e garantiscono un pasto caldo alle persone più sfortunate di noi.



giovedì 27 novembre 2008

Passione per la storia del 900


Fin dalle scuole medie ho nutrito un certo interesse per le vicende storiche che hanno caratterizzato l'Italia e l'Europa del 900, ed in particolare mi ha colpito molto la storia accaduta durante la seconda Guerra Mondiale: l'Olocausto.

Questo mio interesse è nato soprattutto durante una gita che abbiamo fatto in terza media a Trieste: nel programma c'era "Visita alla Risiera di San Sabba", ma lì per lì non capivo bene cosa fosse e che cosa fosse successo al suo interno....

Pian piano, a forza di spiegazioni, di documentazioni, di testimonianze, ho capito la vera storia di quel luogo dell'orrore e, sfortunatamente, sono venuta a sapere che ne esistevano molti altri, anche se non erano situati in Italia.

In quinta superiore, invece, durante una gita all'estero, io ed i miei compagni abbiamo espresso il desiderio di visitare il campo di concentramento di Dachau che, oltretutto, è uno dei primi che è stato costruito dai Tedeschi: l'impatto è stato molto più violento, ma la voglia di imparare la storia di tutti quei luoghi e soprattutto il voler capire il perchè fossero stati creati mi ha portato ad approfondire di più l'argomento.

Ho cominciato cosi a leggere libri di storia, testimonianze di sopravvissuti ai campi di concentramento e sterminio, documenti tratti da Internet...e molte altre cose che mi hanno portato ad una conoscenza più approfondita di questa storia.

Quest'anno invece ho avuto l'opportunità di visitare il campo di concentramento di Auschwitz e il campo di sterminio di Birkenau.
Non ci sono davvero parole per descrivere le senzazioni che si provano quando si vedono....inizialmente non riuscivo neanche ad entrarci ripensando a tutto quello che milioni di persone furono costrette a subire al loro interno e alle atrocità che venivano compiute al loro interno.

Quello che mi ha colpito di più dei due è stato Birkenau: essendo un campo di sterminio e non di lavoro non è altro che un campo immenso diviso in sezioni con del filo spinato, al cui interno si trovano le baracche in legno ricostruite, quelle autentiche in muratura ed i resti dei tre forni crematori. Entrando nel campo è impossibile vederne la fine da quanto è grande: alla fine di esso si trova un grandissimo bosco di Betulle, dal quale prende il nome il campo, nel quale venivano compiute le atrocità più impensabili in quanto si trattava di un luogo nascosto e difficilmente visibile.

Il campo di concentramento di Auschwitz invece è più piccolo di quello di Birkenau e, al suo interno, vi sono molte più baracche e costruzioni che servivano per la gestione interna del campo.
Dentro il campo è stata allestita anche una mostra con i vari oggetti che sono stati rinvenuti all'interno del campo al momento della liberazione: vi sono esposte valigie di deportati, vestiti, occhiali, giocattoli per bambini, e tante altre cose molto toccanti.

A mio avviso è molto importante che ciascuno di noi si renda conto delle atrocità che l'uomo ha potuto ideare e mettere in pratica e penso sia importante che nelle scuole, durante lo studio dei conflitti mondiali, venga posto l'accento su questo "buco nero" della storia affinchè i giovani nutrano più rispetto per le culture e le popolazioni del mondo!



sabato 22 novembre 2008

Attività di volontariato: perchè lo facciamo?!

Qualcuno di voi si è mai chiesto, se lo fa, perchè svolgere delle attività di volontariato?!
Molte persone a cui l'ho chiesto mi hanno detto:"Alla fine non ti torna in tasca niente, è inutile fare del volontariato..."
Una volta invece un mio amico mi ha risposto:"Facendo del volontariato ti senti meglio, ti senti realizzato, utile a qualcosa...mentre startene con le mani in mano non ti serve a niente"
Altri invece dicono :"Si...mi piace far del bene in giro, ma solo quando mi va...."
Le opinioni, come potete vedere, sono molto diverse, ma la cosa che non capisco ancora dopo tanti anni che svolgo diverse attività di volontariato è il perchè lo faccio.
Alla fine hanno ragione: da un lato non ti torna in tasca niente, ma dall'altro invece ti torna in tasca tanto, anzi, forse anche troppo.
Durante i primi giorni in cui mi è capitato di svolgere attività di volontariato ho notato che ero molto rigida con gli utenti con i quali avevo a che fare e, il più delle volte, non riuscivo a comunicare con loro perchè mi sentivo bloccata, come se un qualcosa mi trattenesse dal parlare.
Quando uscivo dalla Casa della Carità in cui svolgevo l'attività però mi capitava una cosa opposta: dentro di me mi sentivo più leggera, come se tutte le preoccupazioni che avevo fino a quel giorno fossero svanite, mi sentivo meglio, soddisfatta di me stessa.
E' una senzazione davvero molto bella e, chiedendo ai ragazzi che svolgono quest'attività con me, sono arrivata alla conclusione che anche alcuni di loro si sentivano cosi.
Penso che aiutare gli altri sia il primo dovere di ognuno di noi, in quanto è bene che capiamo che al mondo non esistono solo persone autonome che sanno gestirsi la propria vita da soli, ma purtroppo esiste anche tanta gente più sfortunata di noi che ha bisogno di aiuto ed i soli che glielo possono dare siamo proprio noi...anzi...sei proprio tu che stai leggendo questo intervento!
Un'altra cosa importante che tutti gli educatori, i volontari, gli operatori devono capire è questo: non sono solo le persone che hanno bisogno di aiuto ad avere bisogno di noi, ma siamo soprattutto noi che le aiutiamo ad avere bisogno di loro. Prima di entrare in contatto con queste persone pensavo che il mondo fosse tutto rosa e fiori, senza problemi, insomma, un mondo dove tutti stavano bene....ma purtroppo non è cosi....e penso sia stato proprio questo a spingermi ad iniziare a far del bene agli altri....
Penso proprio che il mio obiettivo sia, per quanto possibile, migliorare un po' il Mondo che mi circonda ceracando di rendere più felici le persone che non lo sono mai state.

venerdì 14 novembre 2008

Ciao a tutti!

Mi chiamo Alessia e frequento il secondo anno di Scienze della Formazione. Ho deciso di scegliere questo corso perchè mi piace molto lavorare con i bambini e, nello stesso tempo, mi piace anche aiutare coloro che presentano difficoltà fisiche o psicologiche.
Durante il mio tempo libero infatti faccio attività di volontariato presso la Casa della Carità di San Giovanni in Persiceto, un paese vicino a Bologna e, durante l'estate, partecipo all'attività di Estate Ragazzi nella Parrocchia di Funo.
Ormai sono già 5 anni che pratico queste attività e mi piacerebbe continuarle nel tempo in quanto sono cose che mi piace fare e che mi danno soddisfazione.
Inoltre quest'anno, io ed i miei amici della parrocchia, abbiamo creato anche un gruppo teatrale del quale faccio parte: i Funesti! (www.funesti.it)
Questo gruppo è composto da 8 ragazzi con tanta voglia di fare e di divertirsi: quest'anno abbiamo rappresentato "L'Importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde e, per Natale e Pasqua, riproporremo lo spettacolo nella Provincia di Bologna.
Siamo davvero molto uniti tra di noi, anche perchè ormai ci conosciamo da anni e abbiamo legato veramente tanto!
Che altro dire.......durante il mio tempo libero mi piace molto ascoltare musica di qualsiasi genere, chattare con gli amici e conoscere persone nuove. Purtroppo la lettura non rientra nei miei hobby preferiti....
Viaggiare non è una delle cose che mi piace di più al mondo, soprattutto quando si tratta di andare via con i propri genitori :-), mentre andare via con i miei amici mi piace un pochino di più.
Bene! Per adesso ho esaurito le cose da dire.... Spero, grazie a questo corso, di riuscire a conoscere persone nuove che, magari, abbiano anche le mie stesse passioni ed interessi!!!!

Alessia