giovedì 4 dicembre 2008

Messenger, Facebook, Skype...dove andremo a finire?




Mi ricordo che, quando ero piccola, i miei passatempi preferiti erano diversi: giocare con i miei amici all'aperto, giocare con le bambole, guardare i cartoni, e tante altre cose che solitamente sono tipiche dei bambini.
Adesso tutto sembra cambiato: via le bambole, via la palla e spazio ai videogiochi, al computer e a tutte le cose tecnologiche di questi tempi.
Purtroppo oggi i bambini incominciano presto ad entrare in contatto con tutto ciò che riguarda il computer e la televisione, ma non per colpa loro, bensì per colpa dei genitori!
Spesso succede che i genitori, per tenere buoni i loro figli e per non averli sempre attorno ai piedi, li mettono davanti alla televisione, gli mettono su un videogioco e li abbandonano per delle ore; alla fine il bambino socializza più con i personaggi dei cartoni animati che con gli amichetti di scuola!
I ragazzini più grandi invece, passano le ore dei loro pomeriggi a chattare con i propri amici grazie ai vari programmi che hanno preso il via in questi ultimi tempi perdendo cosi tempo prezioso per coltivare i propri hobby ed i propri interessi.
Alcuni definiscono questi tipi di programmi come una "droga": in qualunque posto ti trovi senti sempre il bisogno di accendere il computer per guardare se in linea ci sono dei tuoi amici, oppure per vedere se qualcuno ti ha lasciato un messaggio su facebook.
La domanda che mi sorge più spontanea è: come fare a ridurre tutta questa spazzatura che riduce i bambini a dei piccoli computer dipendenti?
Penso che, l'unica risposta possibile, sia invitare i genitori a fare in modo che il bambino entri in conttatto con questi strumenti il più tardi possibile, al fine di fargli godere l'età dell'infanzia all'aperto e con i propri amici!



2 commenti:

Elisa Gilli ha detto...

Condivido pienamente tutto quanto: il mondo sta cambiando e anche i bambini! Non ci son più la palla e la corda da saltare, ma msn e facebook! che tristezza! Ogni tanto ci penso: se avrò un figlio, un giorno, quale linea educativa dargli?! Se lo tieni lontano dal pc e dalla televisione poi rischi di allontanarlo anche dal mondo, perchè oramai il mondo è principalmente informatico! Fa paura questa cosa! Quando mi trovo coi miei coetanei a parlare di queste cose si dice: quando ero piccola io giocavo in cortile e al parco...sembra di parlare di cent'anni fa...!
Teniamoci stretti i ricordi e no abbandoniamo la speranza che un giorno si possa tornare a rispolverare il vecchio e caro pallone per far una partitina ai giardini!
elis@

AnnalisaCapriotti ha detto...

Ciao, condivido anche io ciò che hai scritto.E'vero, anche nel giro di un decennio, il mondo sembra essersi "capovolto". Prima potersi permettere di giocare ad un videogioco era onore di pochi e in fondo era bello così; si andava a casa dell'amico che lo possedeva, si giocava pochissimo per poter correre subito in cortile e giocare a nascodino, o guardia e ladri.
Erano i tempi che si tornava a casa la sera e si nascondevano alla mamma le ginocchia sbucciate, che si chiedeva il permesso di guardare la tv fino alle 9.30, ma soprattutto che si apprezzava davvero quel poco che si aveva e non si pretendevano oggetti futili come oggi.
Forse non è sbagliato dire "si stava meglio quando si stava peggio"... chissà cosa ci riserverà il futuro... :)
ciao ciao
Annalisa